Presentazione
Il mondo che conoscevamo ormai non esiste più; il nostro vivere quotidiano si è trasformato profondamente. Un nuovo modo di essere inizia a profilarsi per l’umanità: la prima civiltà umana mondiale. Come sarà? Come vogliamo che sia?
Nel corso della storia decine di civiltà sono sorte, hanno vissuto il loro momento di apogeo e sono decadute. Oggi le civiltà ancora vigenti danno segni di esaurimento. Simultaneamente il progresso tecnologico ci permette di intravedere il mondo che sta arrivando, il mondo che è già qui.
Ma come sarà questo mondo?
Sarà una semplice proiezione meccanica delle attuali civiltà?
Sarà un “libero mercato” globalizzato, affinché pochi approfittino del benessere economico a costo della sofferenza della grande maggioranza?
Sarà un video-game apocalittico?
Sarà una guerra mondiale con bastoni e pietre, come diceva Einstein?
Sarà una sorta di Disneyland in cui l’Essere Umano perde il senso della sua esistenza?
Nulla di questo potrà realizzarsi. Il processo umano ci dice che l’umanità si trova dinanzi ad un bivio epocale in cui i vecchi paradigmi non danno più risposte e non sono più utili ad orientare l’azione umana. L’essere umano sta cercando un nuovo paradigma che soddisfi le aspirazioni di un Destino più grande, e non si accontenterà dei rimedi che vogliono salvare dal naufragio un sistema decadente e violento.
Il Centro Mondiale di Studi Umanisti ritiene che il nuovo mondo sarà così come lo costruiremo. È nelle nostre mani, quelle di tutti gli esseri umani del pianeta, che i segni della nuova civiltà esprimano i più alti valori umani: la risoluzione dei conflitti attraverso strumenti nonviolenti; la fine di ogni discriminazione per motivi fisici, economici o culturali; l’assenza di violenza fisica, economica, razziale, religiosa o di genere; la libertà di idee e di credenze; un pensiero capace di considerare i processi storici e le relazioni intersoggettive e interculturali; un ecosistema utilizzato in favore della vita e non per il consumo sfrenato di una minoranza; una spiritualità fondata sull’esperienza profonda di ciò che è umano. In sintesi una civiltà che metta l’essere umano come massimo valore.
Il nuovo mondo non potrà essere progettato solo sulla carta, ma sarà costruito con intenzioni e azioni umane. Affinché queste abbiano la direzione cui aspiriamo, dobbiamo iniziare a studiare, immaginare e sognare il nuovo mondo, per poter fare i passi che lo rendano reale.
Ci sono momenti in cui l’amore per la conoscenza, per il progresso e per l’essere umano porta le società al loro più alto livello di sviluppo. In quei momenti umanisti, in cui la scienza e la conoscenza si sono aperte il cammino, è progredito il superamento del dolore e della sofferenza.
Assumendo lo spirito dei momenti umanisti e della loro migliore conoscenza, il Secondo Simposio Mondiale propone un dialogo non astratto né istituzionale, ma di accordo su punti fondamentali, di apertura di nuove vie di ricerca, comunicazione e collaborazione tra “le persone di buona volontà”, tra rappresentanti di diverse culture, credenze e ideologie, per la fondazione dei pilastri della nuova civiltà planetaria.
È il momento di scegliere e di creare; è il momento di porre le nostre migliori aspirazioni ed energie nella costruzione della civiltà tante volte desiderata nel Profondo: la Nazione Umana Universale.