Salute - Mario Betti
Schesis: una prospettiva umanistico scientifica per la salute mentale. Esperienze di trasformazione nel servizio pubblico.
Mario Betti
ABSTRACT
Sono trascorsi trenta anni dalla scomparsa di Franco Basaglia, colui che ha dato il via alla rivoluzionaria riforma dell’assistenza psichiatrica. Il superamento del manicomio e lo spostamento del fulcro sanitario nella comunità sociale hanno avviato una serie di sperimentazioni innovative. Oggi però siamo giunti ad un momento di stasi. La ventata creativa dei primi anni sembra essersi esaurita ed i servizi psichiatrici tendono a ristagnare, impantanati in una prassi ripetitiva e conformistica. Le prospettive meccanicistiche del materialismo biologico e di quello sociologico imprigionano l’essere umano, strappando via ogni vocazione interiore e ogni anelito alla spiritualità.
Di fronte al dramma della malattia mentale, sorge un interrogativo. Se questa condizione non fosse l’espressione pura e semplice di una malattia? Se si trattasse del tentativo, spontaneo ed inconsapevole, di realizzare un’esperienza più ampia e profonda? Siamo ad un capovolgimento di prospettiva. L’obiettivo non è più quello di sopprimere i sintomi e addestrare il paziente ad un comportamento ordinario e conformistico, ma di guidarlo a trasformare la sua sofferenza per realizzare il suo potenziale umano. E’ necessario attivare una nuova prassi terapeutica che vada ad improntare i servizi pubblici.
Presso il servizio di Salute Mentale della Valle del Serchio (Azienda USL 2 di Lucca) è iniziata una sperimentazione che si è andata ampliando nel corso degli anni. Essa si fonda su un approccio profondamente umanistico che non prescinda però da una rigorosa verifica scientifica. E’ un’esperienza unica, sia in Italia che all’estero. Grazie ai risultati conseguiti, col sostegno della Regione Toscana e di Cittadinanzattiva, abbiamo promosso la nascita di “Schesis: Scuola Umanistico Scientifica per la Salute Mentale. E’ la prima scuola pubblica di alta formazione non gestita dall’Università o dai privati. Essa si propone di diffondere un nuovo modello sanitario pubblico, radicalmente rispettoso della dignità umana e delle sue più profonde vocazioni.